Mercati finanziari asiatici: come investire e perché

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Pubblicato: 28/03/2024, 04:05 pm

Giulia Adonopoulos
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Le borse asiatiche e i relativi indici giocano un ruolo significativo all’interno del panorama finanziario globale. Secondo l’ultimo rapporto della Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia-Pacifico, la regione ha aperto il 2021 registrando un picco di $93 miliardi sul fronte degli investimenti diretti esteri nel settore digitale, un dato superiore del 165% rispetto all’anno precedente e ai tassi di crescita globali, con Cina e India come principali destinazioni dei flussi.

Eppure, per la maggior parte dei trader e degli investitori europei, investire nei mercati finanziari asiatici è un’attività tutt’altro che familiare. Sebbene l’interesse degli investitori globali risulti particolarmente elevato, reperire informazioni in merito ai mercati finanziari asiatici resta un compito piuttosto complesso.

Queste borse, ad ogni modo, offrono opportunità da considerare con attenzione e interesse: Alibaba, Toyota Motor, Xiaomi, TikTok, JD.com, Sony e Nintendo, per citare alcuni esempi, sono tutte società di fama internazionale che popolano i mercati finanziari asiatici. Nell’articolo approfondiremo le principali borse asiatiche, la loro capitalizzazione di mercato oggi, come investire e quali vantaggi possono riservare agli investitori.

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Borse asiatiche e indici oggi

Di seguito esploriamo in dettaglio le borse dei mercati finanziari asiatici, procedendo in ordine di capitalizzazione di mercato (per confrontarlo più efficacemente, presentiamo il dato in dollari statunitensi).

Shanghai Stock Exchange (SSE)


Shanghai Stock Exchange (SSE)
Capitalizzazione di mercato $6,5 trilioni
Società quotate 2.273
Indice di riferimento Shanghai Stock Exchange Composite Index (SHCOMP)
Settori principali Industria manifatturiera, servizi IT, commercio all’ingrosso e al dettaglio
Società principali Kweichow Moutai
ICBC
PetroChina
Agricultural Bank of China
Bank of China Limited
Sede Shanghai, Cina

Fondata nel 1990, la Borsa di Shanghai (SSE, Shanghai Stock Exchange) è la terza borsa valori più grande al mondo. È direttamente regolamentata dalla Chinese Securities Regulatory Commission e vi vengono negoziati prodotti finanziari quali azioni, obbligazioni, fondi e derivati. Per ogni società quotata, la SSE tratta due principali classi di azioni:

  • Azioni A, quotate in yuan cinesi (CNY), o renminbi, e disponibili solo per gli investitori locali – privati e istituzionali – e quelli esteri che abbiano ottenuto dalla China Securities Regulation Commission (controllata dal governo di Pechino) lo status di Qualified Foreign Institutional Investor (QFII).
  • Azioni B, quotate in dollari USA (USD) a Shanghai e in dollari di Hong Kong (HKD) a Shenzhen. Inizialmente accessibili solo a operatori stranieri, dal 2001 possono essere contrattate anche da investitori nazionali.

Nell’ambito della borsa è stato lanciato nel 2019 il mercato SSE STAR (Sci-Tech innovAtion boaRd), a volte definito il Nasdaq cinese in quanto pensato per offrire agli investitori un migliore accesso alle società dei settori scientifico e tecnologico.

Tokyo Stock Exchange (TSE)


Tokyo Stock Exchange (TSE)
Capitalizzazione di mercato $6,4 trilioni
Società quotate 3.941
Indici di riferimento Tokyo Stock Price Index (TOPIX) e Nikkei 225 (N225)
Settori principali Apparecchiature elettriche, informazione e comunicazione, mezzi di trasporto
Società principali Toyota Motor Corp
Mitsubishi UFJ Financial Group, Inc.
Tokyo Electron Limited
Sony Group Corp
Nippon Telegraph and Telephone Corporation
Sede Tokyo, Giappone

La Borsa di Tokyo (TSE) è stata fondata nel 1878, anche se l’attuale mercato di borsa è nato nel 2013 dalla fusione tra il Tokyo Stock Exchange Group e l’Osaka Securities Exchange: in seguito all’operazione fu costituita la holding Japan Exchange Group, quotata sulla TSE proprio dal 2013.

Su questa borsa, nota anche con il nome di Kabutocho, ovvero del quartiere di Tokyo dove ha sede, sono quotati i colossi giapponesi più importanti e conosciuti a livello globale, tra cui Toyota, Sony, Honda e Mitsubishi.

Dal 2022, la TSE è composta da quattro segmenti: i primi due costituiscono il “Main Market” e lo “Standard Market” e comprendono società a grande e media capitalizzazione. Il terzo è riservato ai titoli emergenti e high-growth e l’ultimo segmento, il TOKYO PRO Market, è accessibile esclusivamente agli investitori professionali.

Hong Kong Stock Exchange (HKEX)


Hong Kong Stock Exchange (HKEX)
Capitalizzazione di mercato $4,9 trilioni
Società quotate 2.609
Indici di riferimento Hang Seng Index (HSI)
Settori principali Finanza, tecnologia, media e telecomunicazioni, commercio al dettaglio
Società principali Industrial and Commercial Bank of China Limited
Alibaba Group Holding Limited
Bank of China Limited
China Merchants Bank Co. Ltd.
Ping An Insurance (Group) Company of China Ltd.
Sede Distretto Centrale, Hong Kong

Una tra le tre piazze d’affari cinesi, l’Hong Kong Exchanges and Clearing Limited (HKEX) nasce nel 1999 dalla fusione di Stock Exchange of Hong Kong Limited (SEHK), Hong Kong Futures Exchange Limited (HKFE) e Hong Kong Securities Clearing Company Limited (HKSCC).

L’HKEX gestisce un mercato dei titoli e un mercato dei derivati, oltre che i meccanismi di compensazione (le “clearing house”, ovvero le controparti per tutti i contratti stipulati in un mercato che hanno il ruolo di limitare il rischio di inadempimento) per questi mercati.

Questa borsa funge da hub per gli investitori stranieri interessati alle società della Cina continentale, quotate sulla HKEX oltre alle società di Hong Kong e di più di 20 altri paesi e territori. L’HKEX è una delle poche borse a utilizzare ancora una sala di negoziazione fisica, sebbene produca un volume inferiore all’1% dei suoi scambi.

Bombay Stock Exchange (BSE)


Bombay Stock Exchange (BSE)
Capitalizzazione di mercato $4,6 trilioni
Società quotate 5.362
Indici di riferimento Sensex (BSESN)
Settori principali Bancario, finanza, informatica
Società principali Reliance Industries
Tata Consultancy Services
Varun Beverages Limited
Mahindra & Mahindra Limited
Trent Limited
Sede Mumbai, India

La Borsa di Bombay, oggi nota esclusivamente con la sigla di BSE, è la più antica borsa valori asiatica, fondata dal commerciante di cotone Premchand Roychand nel 1875.

La BSE è stata la prima borsa valori riconosciuta dal governo indiano ai sensi del Securities Contracts Regulation Act del 1957. Per misurarne la performance, nel 1986 fu lanciato l’indice SENSEX, il più importante indice del mercato azionario indiano.

L’introduzione del SENSEX portò allo sviluppo del mercato dei derivati nell’ambito della borsa, che negozia i contratti futures dell’indice. Oggi sulla borsa di Bombay è possibile scambiare azioni, valute, obbligazioni, derivati e fondi comuni di investimento.

National Stock Exchange, India (NSE)


National Stock Exchange, India (NSE)
Capitalizzazione di mercato $4,5 trilioni
Società quotate 2.2669
Indici di riferimento Nifty50 (NSEI)
Settori principali Bancario, finanza, informatica
Società principali Reliance Industries Limited
Tata Consultancy Services Limited
HDFC Bank Limited
ICICI Bank Limited
Infosys Limited
Sede Mumbai, India

La Borsa nazionale indiana (NSE) è stata fondata nel 1992 ed è regolata dalle linee guida del Securities & Exchange Board of India (SEBI). Questa borsa, con sede a Mumbai, offre tre classi di asset: azioni, obbligazioni e derivati.

Attualmente è una delle borse elettroniche più veloci al mondo, con una capacità di gestione degli ordini pari a 160.000 al secondo. L’indice di riferimento dell’NSE, il Nifty 50, è ampiamente utilizzato dagli investitori in India e nel mondo come barometro del mercato indiano.

Shenzhen Stock Exchange (SZSE)


Shenzhen Stock Exchange (SZSE)
Capitalizzazione di mercato $4 trilioni
Società quotate 2.849
Indici di riferimento Shenzhen Stock Exchange Composite Index (SZCOMP)
Settori principali Industria manifatturiera, informatica, finanza
Società principali Contemporary Amperex Technology Co Limited
BYD Company Limited
Wuliangye Yibin Co Ltd
Midea Group Co Ltd
Shenzhen Mindray Bio-Medical Electronics Co Ltd
Sede Shenzhen, Cina

La Borsa di Shenzhen è stata fondata nel 1991 ed è disciplinata dalle linee guida della China Securities Regulatory Commission. Si tratta di una delle tre piazze finanziarie cinesi, di cui la Shanghai Stock Exchange è la principale.

I prodotti finanziari negoziati sulla SZSE comprendono azioni A, azioni B, indici, fondi comuni di investimento, obbligazioni e derivati. Nel 2009 ha lanciato un segmento di borsa simile al Nasdaq, chiamato ChiNext, orientato alle piccole imprese del settore tecnologico.

Mentre la Borsa di Shanghai si concentra principalmente sulle grandi aziende consolidate, tra cui le imprese statali e i titoli blue-chip, quella di Shenzhen si focalizza sulle piccole e medie imprese, sulle aziende a forte crescita e sui settori emergenti, offrendo requisiti più flessibili per la quotazione, in grado di attrarre aziende più piccole e startup in cerca di finanziamenti. Ne consegue la prevalenza di società operanti nel settore tecnologico, nelle tecnologie dell’informazione, nelle biotecnologie, nelle nuove fonti energetiche e in altri settori emergenti.

Come investire nelle borse asiatiche

Uno dei modi più semplici per accedere a qualsiasi mercato azionario è investire negli indici di borsa locali. Le performance di questi strumenti, che rappresentano il valore di un gruppo di azioni quotate alla borsa di un paese, indicano l’andamento delle azioni singole più rilevanti per un mercato.

Nel mercato asiatico le fasce orarie di negoziazione sono due, una mattutina e una pomeridiana, con un orario di chiusura compreso tra mezzogiorno e l’una. Le borse asiatiche chiudono prima di quelle europee e aprono subito dopo quelle statunitensi.

Se intendi negoziare gli indici asiatici e vivi in Europa, dovrai tenere conto della differenza di fuso orario: per seguire l’evoluzione dei mercati asiatici e la quotazione dei titoli delle borse in Asia in tempo reale, dovrai rimanere sveglio nelle ore notturne.

Gli orari di negoziazione dei mercati asiatici e i relativi orari di chiusura sono i seguenti:

  • Shanghai Stock Exchange (Cina): sessione mattutina dalle 9:30 alle 11:30 (02:30 – 04:30 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13:00 alle 15:00 (06:00 – 08:00 ora italiana).
  • Tokyo Stock Exchange (Giappone): sessione mattutina dalle 09:00 alle 11:30 (01:00 – 03:30 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 12:30 alle 15:00 (04:30 – 07:00 ora italiana).
  • Bombay Stock Exchange (India): dalle 09:15 (04:45 ora italiana) alle 15:30 (11:00 ora italiana).
  • Shenzhen Stock Exchange (Cina): sessione mattutina dalle 9:30 alle 11:30 (02:30 – 04:30 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13:00 alle 15:00 (06:00 – 08:00 ora italiana).
  • Hong Kong Stock Exchange (Cina): sessione mattutina dalle 9:30 alle 12:00 (02:30 – 05:00 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13:00 alle 16:00 (06:00 – 09:00 ora italiana).

Mercati finanziari asiatici: ETF sull’Asia

Replicando i principali indici asiatici, gli ETF (Exchange-Traded Funds) sull’Asia consentono di investire nei mercati finanziari asiatici in modo diversificato e a costi contenuti.

Gli ETF sull’Asia si concentrano sui mercati sviluppati, su quelli emergenti o su entrambi. Ampiamente sviluppato da decenni, il mercato finanziario giapponese costituisce in una certa misura una realtà a sé stante, pertanto è escluso dalla maggior parte degli indici che coprono i mercati asiatici.

Nella tabella seguente sintetizziamo gli elementi chiave che caratterizzano i principali ETF sull’Asia e sui mercati finanziari asiatici, suddivisi in base all’ISIN, alle dimensioni dei fondi e al loro rendimento a un anno (a fine marzo 2024) e al costo complessivo (TER).


ETF mercati finanziari asiatici Focus d’investimento ISIN Dimensione del fondo TER Politica dei dividendi Domicilio fiscale Tipo di replica Rendimento a 1 anno
iShares Core MSCI Pacific ex Japan UCITS ETF (Acc) Paesi industrializzati, Pacifico IE00B52MJY50 € 2.483 mln 0,20% Accumulazione Irlanda Fisica +4,72%
iShares MSCI EM Asia UCITS ETF (Acc) Mercati emergenti, Asia IE00B5L8K969 € 2.150 mln 0,20% Accumulazione Irlanda Fisica +7,00%
Vanguard FTSE Developed Asia Pacific ex Japan UCITS ETF Distributing Paesi sviluppati, Asia-Pacifico IE00B9F5YL18 € 962 mln 0,15% Distribuzione Irlanda Fisica +8,90%

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Perché investire nei mercati finanziari asiatici?

Più della metà della popolazione mondiale risiede in Asia, dal Medio Oriente all’Estremo Oriente: alla luce di questo dato risulta evidente che i mercati finanziari asiatici costituiranno un tassello sempre più significativo nello scenario economico globale dei prossimi anni.

Se il NYSE, il NASDAQ e l’Euronext rappresentano le principali borse a livello globale in termini di capitalizzazione di mercato, la Borsa di Shanghai (Cina) è la quarta, seguita dalla Borsa di Tokyo (Giappone), dalla Borsa di Mumbai (India), dalla Borsa di Shenzhen (Cina) e dalla Borsa di Hong Kong (Hong Kong):

Mercati finanziari asiatici | Borse asiatiche capitalizzazione oggi – Fonte: Statista

Non è raro leggere titoli di cronaca finanziaria sulle sofferenze dell’economia asiatica, alle prese con una bolla immobiliare prossima al crollo e con un problema demografico ingravescente in Cina. Parlare dell’andamento dei “mercati asiatici” o delle “borse asiatiche” non tiene conto, però, della natura variegata dei mercati finanziari e delle economie in questione, trascurando la loro principale attrattiva, ovvero la diversità.

Piuttosto che considerarli come un vero e proprio aggregato, dovremmo pensare ai mercati azionari asiatici come a entità distinte. Si tratta di aree che presentano economie diverse e diversi tipi di società: gli eventi che producono impatti negativi su uno dei mercati asiatici potrebbero avere ripercussioni limitate su un altro mercato del continente.

I mercati finanziari della Cina continentale sono influenzati dagli elementi che incidono sull’economia dell’area: l’ascesa della classe media, gli alti e bassi del mercato immobiliare locale, le iniziative volte alla creazione di nuove industrie tecnologiche, per citarne alcuni. Il mercato di Hong Kong è popolato soprattutto da grandi aziende tecnologiche, quello di Shanghai da banche, retailer e industrie più tradizionali. Corea e Taiwan sono dominati dalle società di hardware, come i semiconduttori impiegati nella produzione di computer, smartphone e automobili.

Ciò che accomuna le economie asiatiche è la fase di industrializzazione vissuta all’inizio degli anni ’60, che ha portato la maggior parte di questi mercati a esportare beni di consumo di massa (elettronica, abbigliamento, ecc.) nel resto del mondo. Grazie a questa crescita, la stabilità finanziaria del continente è aumentata, attirando un numero sempre crescente di investitori stranieri e favorendo la nascita di alcune delle aziende più competitive dell’attuale scenario economico globale.

Stando ai dati dell’ultimo rapporto della Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia-Pacifico, l’e-commerce in Cina è passato da $187 miliardi nel 2019 a $309 miliardi nel 2022, con un aumento delle esportazioni e delle importazioni rispettivamente del 98% e dell’11% nel periodo in questione.

Tra i fattori che favoriscono il commercio digitale troviamo i prodotti legati alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La regione Asia-Pacifico detiene il primato delle esportazioni di questi beni, con oltre il 60% della quota di mercato globale se misurata in termini lordi. In confronto, l’Unione Europea e il Nord America contribuiscono in misura sostanzialmente minore, rispettivamente con circa il 27% e il 6% nel 2022. La zona dell’Asia-Pacifico, inoltre, contribuisce alle importazioni globali per circa il 44%, mentre l’Unione Europea e il Nord America seguono rispettivamente con il 28% e il 17%. Questi dati sono in gran parte riconducibili alle economie dei paesi dell’Asia orientale (Corea, Taiwan), veri e propri centri di produzione, come abbiamo visto, di questa tipologia di beni.

Per questi motivi investire nelle borse asiatiche consente di sfruttare interessanti opportunità di diversificazione del portafoglio azionario su titoli value, ossia dotati di un forte potenziale di crescita e attualmente acquistabili a prezzi contenuti. Dal momento che i principali player delle economie asiatiche operano a livello globale, è la domanda negli Stati Uniti, in Europa e in Cina a costituire il fattore più determinante per la crescita di questi titoli.

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